La Moog Music Inc. è una società statunitense con sede ad
Asheville, Carolina del Nord, produttrice di strumenti musicali
elettronici. La società che porta attualmente questo nome è la
seconda di appartenenza di Robert Moog, dopo quella fallita nel
1993.
R.A. Moog Co. e la prima Moog
Music
La prima società di proprietà di Robert Moog fu fondata a
Trumansburg come R.A. Moog Co. nel 1953 e costruiva piccoli modelli
di Theremin e, più tardi, sintetizzatori analogici modulari in
varie configurazioni. Nel 1972 la società cambiò nome in Moog Music
e diventò una tra le più famose società produttrici di
sintetizzatori di tutti i tempi. Tra i prodotti più famosi vi è il
Minimoog model D, uno dei primi sintetizzatori portatili
caratterizzato dall'unione nello stesso strumento di motore sonoro
e tastiera, distribuito come prodotto "appetibile" anche a
musicisti non ricchi e divenuto oggi uno dei sintetizzatori più
ricercati al mondo.
Dopo essere diventata Moog Music, la società cambiò più volte
proprietà sino a venire assorbita dalla Norlin che prima ancora
aveva acquistato la società produttrice di chitarre Gibson. Negli
anni settanta la Norlin produsse con il marchio Moog svariati
sintetizzatori che però non ebbero lo stesso successo di quelli
prodotti da Robert Moog.
A causa di ciò, la società cominciò ad avere problemi finanziari
che portarono nel 1977 all'abbandono da parte di Robert Moog e nel
1986 alla bancarotta. Nonostante un vano tentativo di salvarla, la
società chiuse ufficialmente i battenti nel 1993.
La nuova Moog Music
Inc.
Robert Moog rientrò nell'industria musicale con una compagnia
chiamata Big Briar, che produceva mini-theremin con il marchio di
Etherwave. La Big Briar espanse progressivamente il suo range di
produzione fino a stringere un accordo di collaborazione con la
Bomb Factory, al fine di sviluppare plug-in digitali per Pro
Tools.
Nel 2002 Robert Moog riacquisì i diritti per il marchio Moog Music,
dopo una battaglia portata avanti innanzi la TTAB (Trademark Trial
and Appeal Board) contro Don Martin, presidente dell'omonima Moog
Music, Inc., che dopo la scadenza naturale, nel 1995, dei marchi
"Moog" e "Minimoog", inoltrò la domanda all'USPTO (United States
Patents and Trademarks Office) per la registrazione di
quest'ultimi. Un'altra compagnia, Moog CE, che vendeva moduli di
espansione per i prodotti degli anni '70, accettò di cambiare il
proprio nome per aiutare la Moog Music a rientrare nel
mercato.[senza fonte]
Il primo prodotto della nuova società fu il Minimoog Voyager,
versione ammodernata del celebre Minimoog, uscita nel 2004. L'anno
successivo Robert Moog morì per un tumore al cervello.
Nel 2006 venne messo in commercio il Little Phatty, nuovo
sintetizzatore a due oscillatori e due anni più tardi la società
lanciò la Moog Guitar, una chitarra elettrica innovativa, mai
davvero apprezzata dal mercato.
Nel corso degli anni successivi la Moog si dedicò, oltre alla
produzione degli avveniristici pedali effetto "Moogerfooger", allo
sviluppo ulteriore delle due serie: "Minimoog Voyager" e "Phatty".
La prima con varie versioni di materiali e colori, due moduli di
espansione, una versione "Old School" priva di preset e MIDI, un
modulo montabile a rack e infine il modello "XL", con tastiera a 5
ottave e una patch-bay; la seconda con l'aggiornamento del Little
Phatty alle versioni "Stage" e Stage II, seguite dai modelli Sub
Phatty, Sub 37 e l'attuale Subsequent 37.
Nel 2014, in occasione del 50º anniversario dell'azienda, Moog
produsse a sorpresa alcuni esemplari dei grandi modulari degli anni
'70 in maniera completamente fedele ai progetti originali, partendo
da alcuni cloni del sistema personale di Keith Emerson chiamato
"EMMS", per poi costruire diversi Model 15, System 35 e 55, IIIc e
IIIp.
Due anni più tardi il progetto di riedizione di strumenti mitici
del passato si estese al Minimoog model D, di cui furono costruite
diverse centinaia di esemplari, anche qui in modo maniacalmente
identico all'originale, coinvolgendo addirittura alcune aziende
produttrici di componenti che nel frattempo avevano cessato
l'attività da diversi decenni. Al progetto originale furono
aggiunte alcune funzionalità, tra cui un LFO dedicato e la
connettività MIDI, che rendono la recente riedizione ancora più
appetibile del modello degli anni '70.
Forti dello studio dei vecchi sintetizzatori che portarono il nome
di Moog nella leggenda, dal 2015 i progettisti dell'azienda
iniziano a guardare con favore al mondo della musica elettronica
contemporanea: con l'uscita del Mother-32 Moog inizia a dedicarsi a
una serie di prodotti più semplici ma mirati alla produzione
musicale di quegli anni, dando maggiore importanza
all'espandibilità e all'interconnettività con i sintetizzatori
modulari, prevalentemente Eurorack di cui il Mother-32 può
diventare un vero e proprio modulo, e a funzionalità più al passo
con la cultura musicale degli anni 2010, mantenendo invariate, se
non migliorando, le qualità leggendarie dei suoi sintetizzatori,
quali la sonorità del filtro passa-basso e la forma molto musicale
degli inviluppi.
Seguendo questi principi, negli anni successivi escono il DFAM
(Drummer From Another Mother), sintetizzatore pensato per produrre
sequenze ritmiche o percussive, e il Grandmother, strumento a
tastiera che eredita gli elementi del motore sonoro direttamente
dalle esperienze dei modulari e del Minimoog model D.
L'azienda di Robert Moog, la Moog Music, è diventata a giugno del
2015 di co-proprietà dei suoi 62 dipendenti, come era nelle volontà
del suo fondatore.